Image

Fare catechismo è sostanzialmente annunciare Gesù e accompagnare i bambini a un incontro personale con Lui, che è via al Padre, nello Spirito Santo. Noi parliamo ai bambini di un Dio vicino, che sa farsi compagno di viaggio, che parla all'uomo in tanti modi, servendosi via via di interlocutori e intermediari diversi.

A catechismo si va per: crescere nella fede, imparare a vivere da cristiani, prepararsi ai sacramenti, conoscere la Chiesa, per fare gruppo! Porto solo i materiali essenziali: il catechismo, il quaderno attivo, la penna e il Vangelo quando richiesto.

CAMPO 4° e 5° ELEMETARE - BREONIO 2023
“Alla ricerca della felicità”

Tra le varie attività estive proposte per i ragazzi dalla parrocchia di Cadidavid, da mercoledì 19 a sabato 22 luglio 2023 si è svolto il campo scuola rivolto a tutti i ragazzi dalla IV alla V elementare. Sono pertanto partiti per questa esperienza 41 bambini, accompagnati da 10 animatori, alcuni genitori e da don Stefano, i quali hanno alloggiato nell’Istituto delle suore Orsoline presso Breonio, frazione del comune di Fumane in provincia di Verona. La struttura in cui sono stati ospitati i ragazzi prevedeva: un grande spazio aperto, immerso nel verde in cui poter giocare liberamente, un ampio salone interno in cui divertirsi durante le serate, una mensa per i pasti ed infine due diverse zone (per i maschi e per le femmine) adibite a dormitorio, controllate dagli animatori.

Il tema che quest’anno don Stefano ha proposto ai ragazzi durante questa esperienza era basato sulla ricerca della felicità. Gli animatori infatti, aiutati dal don, avevano preparato una storia che potesse accompagnare i bambini durante tutto il campo.Questo racconto aveva come protagonista un personaggio chiamato Tristano, il quale non riusciva ad essere realmente felice. Due delle sue più care amiche (Allegra e Gaia) però avevano il compito di cercare di far riscoprire il profondo significato della felicità a Tristano e di mostrargli come essa si potesse trovare in molti aspetti delle nostre vite. I bambini dunque, accompagnati, da queste tre figure durante tutto il campo, hanno eseguito una serie di attività che permettessero loro di scoprire insieme a Tristano dove si può trovare la felicità e in che cosa consista realmente.

Il primo giorno, durante la mattinata, i ragazzi hanno eseguito varie attività (tra cui anche una breve camminata sino al Monte Crocetta) che li hanno portati a comprendere come la felicità significhi accogliere e conoscere nuove persone ed instaurare con essere un legame di amicizia. Durante il pomeriggio e la sera invece con una serie di giochi divertenti hanno appreso come la gioia possa anche risiedere nello stare insieme, non isolarsi e rimanere da soli e divertirsi con poco.

Il secondo giorno i ragazzi sono giunti in camminata sino sul Corno d’Aquilio, dal quale hanno potuto godere della magnifica vista panoramica della val d’Adige, hanno poi pranzato al sacco e sono giunti anche all’interno della grotta dello Ciabattino. Con questa tappa i bambini hanno pertanto potuto comprendere come la felicità, possa anche derivare dal camminare, aiutarsi e faticare insieme per raggiungere una meta e dal contemplare la bellezza della natura.

Nel terzo giorno di campo i ragazzi durante la mattinata hanno eseguito un’attività a tappe itineranti per il paese di Breonio, che ha permesso loro di capire come la gioia derivi anche dal sapersi amati e donare. Le varie attività prevedevano infatti la realizzazione di un cartellone nel quale dovevano spiegare (disegnando o scrivendo) da chi si sentivano amati e come queste persone nella loro vita trasmettessero loro amore. Hanno poi dovuto rispondere a queste domande anche rivolgendole a loro stessi e realizzando un disegno che successivamente è stato scambiato tra loro. Durante il pomeriggio i ragazzi hanno poi creato (suddivisi a squadre) una serie di elementi necessari per il conseguimento della serata di Gala.

A gruppi hanno infatti realizzato: antipasto, dolce, cena, segnaposti e decorazioni floreali per apparecchiare la tavola. In particolare hanno preparato questa serata con la convinzione che dovesse arrivare un’ospite speciale, quando in realtà dopo l’evento hanno compreso che gli ospiti speciali erano proprio loro, perché ognuno è prezioso ed importante e siamo chiamati a scoprire il “nuovo” dall’incontro con l’altro. La serata si è poi conclusa con una serie di balli ed il karaoke.

Durante tutto il campo i ragazzi sono stati poi accompagnati “a distanza” da una figura misteriosa chiamata Marziale, che mandava loro numerose lettere durante le giornate, invitandoli a prendere parte alle varie attività.

L’ultimo giorno di campo i ragazzi hanno pertanto compreso come questo personaggio fosse il Santo patrono di Breonio, il quale ha raccontato ai ragazzi la sua storia facendo loro capire come la felicità derivi anche dal vivere con Gesù. Marziale, infatti, secondo la tradizione, era proprio quel bambino che aveva dato a Gesù i cinque pani e due pesci, e che poi, Gesù, spezzandoli, aveva sfamato una grande folla di oltre 5.000 uomini senza contare le donne e i bambini. È stato più che il miracolo della condivisione perché quel poco nelle mani di Gesù è diventato il molto per tutti perché condiviso. Dopo un piccolo momento di riflessione i ragazzi hanno eseguito varie attività ludiche e preso parte alla messa conclusiva del campo, dove sono finalmente riusciti a rendere felice Tristano e hanno poi potuto salutarsi prima della partenza. Durante tutto il campo i bambini sono stati poi, molto attenti e disponibili anche a realizzare a turni vari servizi, come: la pulizia degli ambienti, l’apparecchio, sparecchio e il lavaggio delle stoviglie utilizzate per i pasti. Aspetto che hanno svolto con grande entusiasmo e gioia che ha lasciato piacevolmente meravigliati tutti gli accompagnatori dei ragazzi.

Per molti bambini si trattava poi della prima esperienza di allontanamento dalla propria casa, ma nonostante un’iniziale nostalgia che alcuni ragazzi hanno avvertito, nessuno ha mai chiesto di abbandonare l’esperienza. Nonostante poi la vicinanza degli animatori, genitori e don Stefano sono sempre riusciti ad aiutarsi ed a collaborare in unione tra loro. Questo ha pertanto permesso la creazione di un gruppo unito e l’istaurazione un forte legame di amicizia.

Un ringraziamento particolare, oltre ai genitori che hanno con fiducia affidato i propri figli agli animatori, o anche ai genitori che hanno aiutato il corretto svolgimento del campo, va eseguito nei confronti di don Stefano che con grande passione ha permesso ad ogni bambino e animatore di prendere parte ad una esperienza indimenticabile di condivisione e formativa a livello umano.  

a nome del gruppo animatori – Giulia Zoccatelli